Per un musicista salentino d’oggi, tutto nasce laddove tutto ha radice, cioè dalla tradizione. La relazione profonda con la tradizione è sentita come “originaria”. Una faccenda più che profonda, quasi un’ossessione, con significati antichi, arcaici.
Qualcosa di religioso, o meglio di “devozionale”, di cui non si può fare a meno. I testi del repertorio popolare sembrano chiari ed espliciti ad una prima lettura, ma poi si rivelano pieni di sottintesi e di ambiguità. Questa terra che ha il mare di qua e di là, ti fa esperto di quell’attesa poetica, ti ricorda un che di malinconico, di “atlantico” come nel fado portoghese.
C’è, si riconosce, una “malinconia salentina” in musica.”
Il duo traccia un percorso ben preciso, una successione di arie popolari, di omaggi a voci femminili e di brani inediti. Si sale, un salto dopo l’altro, dalla
musica tradizionale del Sud Italia alla canzone popolare Italiana (Matteo Salvatore, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Domenico Modugno..) e del mondo (Edith Piaf, Amalia Rodriguez, Chavela Vargas…).
Due giovani autori e interpreti che lavorano a una proposta con tratti innovativi, tra un ben radicato tratto salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee.
Malìe, Maldimè e Maletiempu sono le pubblicazioni discografiche prodotte dal duo. Hanno ottenuto un notevole successo di pubblico e critica, anche
in ambito internazionale, prodotti dall’etichetta salentina Dodicilune.